Useless blog, won't probably get updated too often...

martedì, novembre 04, 2008

Let's hope Americans get it right this time!!!

lunedì, settembre 25, 2006

Inseguimenti

Provo a ricordarmi un po' cosa è successo ieri...
Intendo a parte il fatto che Foto, come al solito, ha scandalosamente paccato.
Eravamo rimasti la scorsa sessione con una traccia da seguire, uno sconosciuto ci aveva passato un bigliettino che riportava un appuntamento per la notte successiva, intorno a mezzanotte. Abbiamo quindi fatto passare la giornata e la sera ci siamo avviati verso una delle torri sulle mura di cinta, nella zona malfamata della città.
Lungo il tragitto siamo stati ovviamente assaliti da dei rapinatori che, fortunatamente si sono rivelati dei facili bersagli per i poderosi pugni di Conan che, a mani nude, ne ha sconfitti abbastanza da far fuggire gli altri. Alla fine siamo giunti al punto dell'appuntamento (la mappa fornita da Simone che, stranamente, riportava DUE numeri ci ha fatto sospettare qualcosa) non siamo nemmeno riusciti ad avvicinarci alla persona che ci aspettava, visto che appena siamo giunti in vista la sua testa è esplosa. Pochi istanti dopo l'attacco ci siamo accorti che da uno dei palazzi vicini stava fuggendo una persona. Ci siamo precipitati nella direzione del palazzo, solo per scoprire che l'assassino era fuggito, lasciando però alcune tracce sul tetto di uno dei palazzi: una faretra di strani dardi per balestra, particolarmente pesanti, e un brandello di stoffa che riportava ricamata la sigla CF.
Con un minimo di lavoro investigativo abbiamo scoperto che la sigla CF è la firma di una famosa sarta della città, che ha un negozio nella zona patrizia e abbiamo deciso di andarci l'indomani.
Raggiungere la zona del negozio è stato un po' più complicato del previsto, visto che l'aspetto fisico di Conan non andava a genio ai buttafuori al soldo dei negozianti che pattugliano la zona. Conan ha acconsentito di buon grado ad allontanarsi e siamo riusciti, da un colloquio con la sarta Christina, a scoprire che in effetti lei aveva fatto consegnare solo un paio di giorni prima un vestito tessuto con quella stoffa ad un tale, che ricorda perchè aveva una vistosa cicatrice sul viso, che alloggiava alla locanda del dragone dorato. Ci siamo quindi recati presso quest'altra locanda e abbiamo scoperto, grazie alla proverbiale rivervatezza dell'oste, che il personaggio di cui siamo alla ricerca si chiama Olla Thai e che, nonostante non abbia creato problemi durante il suo soggiorno, aveva qualcosa di sospetto e losco e che si era intrattenuto con personaggi di dubbia fama, citando più volte il nome di un tale Lebb, presso lo scudo spezzato (locanda nella zona malfamata).
La sera stessa, dopo aver cercato invano un modo per poter rimanere in città più dei 5 giorni che il permesso iniziale ci concedeva, ci siamo recati alla locanda alla ricerca di Olla Thai. La nostra preda non era alla locanda ma Conan è stato avvicinato da un tipo dal fare piuttosto untuoso, che cercava di reclutare mercenari per la banda di Olla Thai. Abbiamo quindi fissato un appuntamento per il giorno successivo, al tramonto, e siamo tornati alla nostra locanda.
Il giorno successivo ci siamo presentati come previsto e siamo partiti dalla città, diretti verso un rifugio poco distante, in attesa di poter ripartire, senza attirare troppo l'attenzione, all'indomani. Il rifugio si è rivelato essere una specie di vecchia cascina, in evidente stato di abbandono, all'interno della quale abbiamo trovato tracce di qualche tipo di animale. Piuttosto incautamente ci siamo accampati all'interno, senza pensare di organizzare alcun tipo di difesa. Puntualmente, poco prima dell'alba, siamo stati aggrediti dai legittimi inquilini della stamberga: TRE TROLL. Messi in fuga due dei tre, grazie ad un portentoso incantesimo di (non-mi-ricordo-il-nome-del-personaggio-di-andrea) siamo riusciti a finire il terzo, senza alcun intervento da parte del vile Lebb. Ad una ulteriore ispezione della catapecchia non siamo riusciti ad individuare alcun tipo di bottino.

E qui finisce la puntata.

venerdì, settembre 15, 2006

Sul Libano (un po' in ritardo)

Ripubblico, per una volta che mi riesce di elaborare un testo che vada oltre le 5 righe, una risposta che ho scritto qualche tempo fa al blog di Matteo Bordone, condutture di Dispenser.
Le risposte puntuali hanno senso solo dopo aver letto l'altro articolo, il prologo invece può essere letto anche a se.

Il post originale era questo.

Israele ha perso
.
Israele ha perso sia dal punto di vista strattamente militare che da quello politico.
Ha perso militarmente perchè ha cercato di combattere una guerra secondo lo stesso paradigma con cui si sono combattute le guerre fino alla fine della guerra fredda, lo stesso paradigma che gli americani hanno applicato, in maniera palesemente fallimentare, in iraq e in afghanistan: la contrapposizione di due paesi ben definiti, con una infrastruttura e dei confini definiti.

Quella di questa estate non era la guerra fra due stati, per quanto sia stata chiamata "la guerra in libano", non era una guerra dello stato israeliano contro lo stato libanese, era la guerra dello stato israeliano contro una realtà, presente sul suolo libanese, che non era uno stato, ma una amalgama di piccole unità, collegate fra loro in maniera più o meno formale, non strettamente legate a strutture definite (come basi militari, caserme, etc.) ne organizzata secondo gli schemi con cui sono organizzate le forze militari occidentali.
Per questo la campagna militare israeliana, basata sulla distruzione sistematica da parte dell'aereonautica delle infrastrutture del paese ha sostanzialmente fallito quello che era, almeno secondo le dichiarazioni, il proprio obiettivo: la distruzione delle postazioni missilistiche di hezbollah. Se è probabile che siano riusciti a distruggere le postazioni missilistiche, meno mobili, più a lungo raggio si stima che non siano riusciti ad eliminare più del 30% dei lanciarazzi katyusha.
Israele ha perso militarmente perchè non è riuscito a liberare i due soldati prigionieri di hezbollah.
Israele ha perso militarmente perchè il governo non ha potuto permettersi di continuare a pagare, con l'opinione pubblica, il prezzo di un continuo stillicidio di morti fra le proprie fila, soprattutto fra quei riservisti (gente "comune", con un lavoro, quella che fa andare avanti la società) che sono risultati essere male addestrati, male equipaggiati e comandati da una leadership che è parsa essere piuttosto dilettantesca.

Alla sconfitta militare è seguita la sconfitta politica, sia sul piano interno che su quello estero. Internamente la sconfitta è costata molto in termini di consenso a chi la guerra l'ha voluta. Sul piano estero Israele non è riuscito a scalfire nemmeno superficialmente la struttura di comando di hezbollah, non è riuscito ad eliminare nessuno dei personaggi chiave del partito di dio (e, se anche vi fosse riuscito, non avrebbe ottenuto grandi risultati, per via della natura stessa dell'organizzazione). Per contro quello che ha ottenuto dalla campagna militare è stato di dare a tutto il mondo arabo la dimostrazione che è possibile resistere all'"offensiva dell'occidente", che è possibile fermare il 3° esercito meglio armato nel mondo con semplici tattiche di guerriglia. Quello che ha ottenuto è stata la deligittimazione del governo libanese ed il trasferimento del potere da questo alla leadership di hezbollah, che dallo scontro è uscita innegabilmente più forte. La distruzione dell'intera infrastruttura del paese ha avuto moltiplici effetti negativi: ha reso evidente a tutto il mondo arabo che "israele è il male" (intendo che ora è molto più facile puntargli il dito contro), ha reso molto più dura e difficile la vita della popolazione libanese (e si sa che nella povertà le idee più estremiste trovano un fertile terreno di cultura) e ha dato ad hezbollah un'ulteriore possibilità di affermazione (visto che in molti casi è stata proprio hezbollah ad impegnarsi nella ricostruzione delle infrastrutture).

L'unico dubbio risultato che Israele è riuscito ad ottenere è quello di avere una forza di interposizione che farà da cuscinetto fra le due parti, ma il mandato di questa forza è ancora molto fumoso e non si sa quanto potrà essere efficace. La presenza stessa di questa forza di interposizione è stata, da un certo punto di vista, anche molto rischiosa: ipotizziamo uno scenario in cui al posto di francesi ed italiani ci fossero stati degli americani, qualsiasi tipo di attacco nei confronti della forza di interposizione sarebbe probabilmente stato visto come una provocazione iraniana/siriana nei confronti degli usa, con tutto quello che ne consegue.

Lasciando da parte questo colossale prologo, rispondo alle tue domande:

1. la reazione è stata sproporzionata per i motivi che ho già descritto, a fronte del rapimento di due soldati si sono lanciati in un'offensiva mirata alla distruzione dell'infrastruttura di un intero paese. una reazione proporzionata avrebbe potuto essere, ad esempio, la cattura di esponenti di hezbollah, da usare come merce di scambio. oppure avrebbe potuto essere un'azione mirata alla liberazione dei due soldati catturati (sono piuttosto dubbioso del fatto che l'intelligence israeliana non fosse in grado di scoprirne l'ubicazione). di sicuro la distruzione sistematica e l'invasione militare di una nazione sovrana non sono una risposta equilibrata.

2. credo che questa domanda sia la stessa che si stanno ponendo tutte le persone dotate di intelligenza (quelli che si sono resi conto che la guerra ora è diversa da come era 40 anni fa) che fanno parte delle forze armate di mezzo pianeta, quindi immagino che qualsiasi teoria possa uscire da qui sia piuttosto limitata.
ad ogni modo, mi permetto di azzardare un'idea: bisogna abbandonare l'idea che è possibile combattere in una situazione del genere appoggiandosi solo ed esclusivamente agli attacchi aerei. per combattere quel genere di nemico bisogna ristrutturare le forze armate e portarle ad operare in piccoli gruppi di soldati armati con armi leggere: infiltrare queste unità nel "territorio nemico" (quando questo sia definibile) e lasciare che queste unità agiscano in maniera più indipendente, affidandosi più alla capacità di adattamento degli ufficiali di medio/basso livello, senza pensare che un generale, 300 km dietro al fronte (che è, di per se, un concetto superto) possa seguire e controllare con successo l'evolversi di una situazione così dinamica. in questo modo è possibile agire in maniera molto più flessibile, intervenendo laddove è davvero necessario, riuscendo, da una parte, a colpire in maniera più precisa (per quanto tecnologiche possano essere le bombe intelligenti un soldato a piedi sarà sempre e comunque più efficace nel discriminare un civile da un combattente, un deposito di armi dall'ambasciata cinese) e dall'altra a guadagnare un controllo del territorio che, dal cielo, è impossibile.
il problema di questo approccio è che è inevitabile avere un numero molto elevate di vittime fra le proprie forze e questo, ovviamente, è un prezzo che nessuna amministrazione è disposta a pagare.

3. le "molte" immagini e filmati che dici essere falsi non sono poi così tante.
non credo ci sia traccia di filmati falsificati e le immagini che sono state riconosciute false sono poche. il caso più eclatante è quello in cui un fotografo freelance libanese ha venduto alla reuters una foto in cui aveva moltiplicato, in maniera molto grossolana, le colonne di fumo in un panorama di beirut (http://jwz.livejournal.com/672140.html oppure http://www.youtube.com/watch?v=dJ5Rj4yBGdU). Una cosa diversa sono le foto che ritraggono la strage di bambini di dell'inizio della guerra (purtroppo non ricordo il nome della città) in cui il fotografo è stato accusato di aver costruito ad arte la scena, prestandosi ad un gioco di propaganda da parte di hezbollah. La difesa del fotografo è che l'esposizione dei corpi dei bambini non è stata una mozza propagandistica calcolata e preparata a freddo, ma una reazione molto comune nel mondo arabo (e, pensando a molte immagini viste negli scorsi anni, personalmente, trovo che sia una spiegazione ragionevole).
è vero ci sono stati diversi altri casi in cui delle immagini sono state presentate in un contesto diverso da quello in cui sono state prese (ad esempio "flares" di un F16 della IDF fatti passare per missili e cose simili) ma non credo che sia onesto cercare di delegittimare in questo modo tutte le immagini provenienti dal libano.
se siete interessati ad una raccolta di immagini (che ritraggono i danni "da entrambe le parti") potete guardare le gallerie della associated press del mese di luglio:
http://cryptome.org/cdphotos.htm
ovviamente le gallerie sono decisamente NSFW.
per quanto riguarda lo sbilanciamento dei reportage delle vittime di una e dell'altra parte sinceramente non so come sia stata la situazione italiana, ho smesso di ritenerli attendibili, per quanto riguarda le questioni internazionali, da un po' di tempo. sulla stampa estera mi è sembrato che la cosa fosse trattata in maniera abbastanza bilanciata, portando testimonianza da entrambe le parti.
teniamo comunque presente che la situazione era davvero assolutamente asimmetrica: da una parte c'era una delle forze armate più potenti del mondo che bombardava con armi con un potenziale distruttivo decisamente più elevato la capitale del libano e colpiva qualsiasi mezzo si muovesse sulle strade, dall'altra parte c'erano armi che erano per lo più incapaci di causare danni seri (non sto dicendo che lanciassero coriandoli, ovviamente) ed in grado di colpire, salvo i primi giorni, ad una distanza molto limitata dal confine fra libano ed israele.

d'altra parte anche i numeri sono significativi: 1600 civili libanesi uccisi contro 46 civili israeliani (http://en.wikipedia.org/wiki/Casualties_of_the_2006_Israel-Lebanon_conflict).
tutte le morti sono tragiche, nessuna di esse è "accettabile" o meritata o giusta.
ma se queste sono le proporzioni mi sembra che la maggiore diffusione delle immagini di una parte rispetto all'altra non sia indice di una colpevole manipolazione.

4. su questo, sinceramente, non saprei cosa dire, non sono ancora riuscito a documentarmi a sufficienza sulle risoluzioni dell'onu... sinceramente spero che la situazione migliori.

mi permetto, in chiusura, un commento su una cosa, visto che spesso vengo accusato di essere antisemita per aver espresso delle opinioni critiche sulla politica dello stato israeliano...
un'affermazione del tipo:
"In qualsiasi campo (economia, medicina, mondo dello spettacolo, giornalismo, ecc..) vi sono degli ebrei che eccellono: in percentuali molto più ampie che altre popolazioni. Da che cosa dipende questa marcia in più?"
mi sembra che abbia esattamente le stesse basi delle discriminazioni razziali che hanno portato all'olocausto. sostituite "eccellono" con "rubano" e "marcia in più" con "riprovevole atteggiamento" e ditemi se non suona esattamente come un proclama nazista.

stiamo molto attenti a cosa definiamo discriminazione...

giovedì, giugno 22, 2006

Interludio

Quella che avrebbe dovuto essere una sessione di intermezzo si è rivelata essere esattamente quello, ma con una interessante sorpresa alla fine.

First things first, dopo aver fatto velocemente il punto della situazione ci siamo rimessi in viaggio dal punto dove ci eravamo fermati l'ultima volta (subito dopo aver guadato il fiume) diretti a nord, verso la città di nethjet, dove avevamo in programma di prendere il traghetto che ci avrebbe portato a nethentir, sull'altra sponda del lago. Il viaggio è stato abbastanza privo di eventi, solo alla sera del 5° giorno abbiamo incrociato un campo di avventurieri come noi: quattro guardie del corpo e un mago elementale del fuoco, dopo una piacevole serata in compagnia ci siamo salutati e ognuno è andato per la propria via.

Giunti a Nethjet troppo tardi per ottenere un passaggio abbiamo preso in affitto un granaio per passare la notte e la mattina dopo abbiamo cominciato le operazioni di attraversamento, che sono durate per quasi tutta la giornata. Giunti sull'altra sponda troppo tardi per proseguire abbiamo trovato rifugio nella locanda dove avevamo già soggiornato e dalla quale eravamo fuggiti piuttosto velocemente, in seguito all'"incidente del mezz'orco che se l'è presa perchè abbiamo messo i suoi averi fuori dalla stanza comune". La già schifosa locanda era in condizioni peggiori, come tutto il resto del paese.
Era evidente che qualcosa non andava.
E' bastato fare poche domande alla cameriera per scoprire che la città era tormentata da una terribile creatura:
UN DRAGO!!!
Attirati dalla possibilità di incontrare una di quelle mitologiche creature siamo entrati in modalità A-Team e ci siamo offerti di risolvere il loro problema (a titolo pressochè gratuito, visto che quelli sono dei morti di fame). Abbiamo intervistato un paio di persone che hanno avuto a che fare col drago e ci siamo fatti condurre alla fattoria di uno dei due, dove abbiamo osservato i resti del bestiame, fatto preda dal drago, fra le altre cose (che mi sono perso visto che ero in bagno) abbiamo notato che una delle mucche aveva una strana ferita, che sembrava inferta da un arma molto appuntita del diametro di circa 7/8 cm. Dopo questo sopralluogo ci siamo diretti verso la sua tana e siamo stati in attesa in un umido e mefitico canneto (i paesani dicono di averlo visto uscire solo all'alba e al tramonto).
Dopo una notte passata all'addiaccio (e varie elucubrazioni sull'opportunità di nascondersi all'interno della grotta e tendere un agguato al drago, al suo rientro) abbiamo finalmente potuto osservare la maestosa creatura: un essere lungo una dozzina di metri, con un'apertura alare altrettanto grande, il corpo grande quanto due cavalli (su quest'ultima misura non sono sicurissimo) e dal colore verde rossastro...

A questo punto, complice il mio stato catatonico (cavolo, nei giorni scorsi non ho avuto problemi :(), abbiamo deciso di aggiornare la seduta alla prossima settimana, in modo che anche il prode Greywolf possa partecipare alla discussione sul da farsi, visto che una belva del genere, molto probabilmente, ci farebbe il culo.

venerdì, febbraio 24, 2006

Lo Scontro Finale

tutta la sessione di ieri è ruotata intorno allo scontro finale con turekamon e i suoi minion...

la discussione iniziata la scorsa settimana sull'opportunità di accettare le offerte di Turekamon ha subito una forte accellerazione quando anche Cyran, prima restio, ha finalmente deciso di accettare le offerte dell'antico chierico. le rimostranze di Greywolf sono servite a poco (se non a far si che, nel tentativo di convincerlo, Farsgaard mostrasse l'anhk con la gemma, irritando non poco Turekamon e provocando
una visione che solo Farsgaard e il sommo Neirnar hanno percepito).
presa la decisione abbiamo finalmente concordato le relative ricompense (Greywolf ha ottenuto che Turekamon facesse un qualche incantamento alla sua spada, come segno di buonafede e Neirmar ha ottenuto l'accesso alla libreria di Turekamon) ci siamo fatti spiegare come fare a distruggere l'anhk. A questo punto Turekamon (o il master ;)) hanno dimostrato tutta la loro infamia, mandando completamente all'aria l'astuto piano orchestrato da Farsgaard: per distruggere l'amuleto non era necessario utilizzare nessuno strumento (strumento che era il vero obiettivo del
piano del subdolo ranger) ma era sufficiente piazzarlo su un altare, in una stanza segreta.

costretto ad improvvisare lo scaltro, nonchè eletto, Farsgaard ingollava una pozione guarigione e non appena giunto nei pressi del sarcofago di cristallo nella stanza con le colonne vi si avventava contro, infrangendolo e afferrando la spada Kopesh di quello che credeva erroneamente essere il cadavere di Giocaltotip (ehmmm... non ricordo il nome dell'eroe buono).

con questo cominciava il titanico scontro finale fra il bene e il male, di cui narrerò solo alcuni episodi, visto che è durato per circa 2 ore.

la situazione iniziale vedeva i nostri eroi fronteggiare:
N° 1 Turekamon
N° 1 mummie (la mummia nel sarcofago di cristallo si è animata, al richiamo di Turekamon)
N° 12 Zombie
alle forze nemiche si sono aggiunti, evocati da Turekamon durante lo scontro
N° 1 Gigantesco cobra nero sputazzatore
N° 5 Ghoul

Dopo un inizio decisamente in nostro favore, che ha visto Turekamon colpito dal bruciante raggio di luce di Rah e sottomesso da una prima serie di colpi fortunati del ranger, protetto e sorretto dalla forza di Horus, la situazione è velocemente precipitata quando per 4 round consecutivi gli attacchi dell'eletto hanno miseramente fallito (su 4x3 attacchi solo 1 è andato a segno)...
Greywolf ha eroicamente affrontato in un serrato corpo a corpo la seconda mummia, confinandola alla stanza adiacente ed impedendo agli 8 zombi nell'altra stanza di entrare nel combattimento.
Neirmar ha dispensato cure e supportato gli attacchi, sfoggiando finalmente il poteroso potere del Bruciatore di Agannazar e riuscendo, in un ultima eroica mossa, a distruggere l'amuleto che forniva a Turekamon la sua incredibile resistenza.
Cyran si è dedicato all'eliminazione sistematica dei nemici "minori", proteggendo l'eletto mentre egli tentava di liberare la furia devastatrice di Horus sull'odiato nemico.
Kurt ho fatto uso dei suoi incantesimi offensivi per supportare il resto delle truppe.

Turekamon si è rivelato essere un avversario decisamente molto ostico, resistente alle ferite, immune agli incantesimi, in grado di rigenerarsi (probabilmente grazie ad un amuleto che portava al collo) e di lanciare potenti incantesimi.

Sotto i suoi colpi sono caduti prima Farsgaard, poi Cyran e infine Neirmar.

E' stato solo grazie all'eroico sacrificio di Kurt (che ha dovuto attingere al suo libro di incantesimi come ultima risorsa) e all'incredibile resistenza di Greywolf se siamo, finalmente, riusciti ad abbatterlo.

Alla morte di Turekamon tutte le creature da lui evocate sono scomparse o crollate in polvere. Sembrerebbe quasi che tutta la struttura della tomba fosse in qualche modo legata all'energia vitale del sacerdote, poichè con la sua scomparsa tutto ha cominciato a tremare e dal soffitto cominciano a staccarsi parti di intonaco.

Con questo si conclude la sessione.

Premio come migliore prestazione in combattimento ad uno zombie che ha continuato, imperterrito, ad attaccare prima Cyran e poi Greywolf, anche dopo la distruzione del proprio chierico, sopravvivendo ad uno scontro di epiche proporzioni, partendo con meno di 10 HP.

Premio sfiga a Farsgaard che combattendo per circa una decina di round, con 3 attacchi per round, è riuscito a colpire forse 4 o 5 volte.

La prossima sessione, vista l'assenza di Foto, sarà il 23 MARZO 2006.

sabato, gennaio 28, 2006

Resoconto 26.01.2006

L'ultima volta eravamo rimasti alla stanza alla fine del passaggio
segreto, sulla quale si affacciavano tre piccoli santuari che
contenevano affreschi che sembravano fare riferimento ad altre stanze
della piramide. Da lì ci siamo messi subito alla ricerca del passaggio
segreto sulle scale di cui avevamo letto nei diari trovati nella
libreria. Percorrendo la via a ritroso siamo arrivati, senza trovare
nulla, nella stanza con la fontana, raffigurata nel santuario. A quel
punto abbiamo cercato il passaggio che compare nell'affresco e l'abbiamo
trovato abbastanza facilmente. Dietro al passaggio nel muro c'era una
stanza, all'interno della quale c'era un grosso altare, sovrastato da
un'enorme statua del dio Horus. Sopra all'altare, fluttuante, c'era un
Ankh, con al centro una gemma cristallina, che emette una fortissima
luce. All'interno di questa stanza Farsgaard, l'eletto, percepiva una
fortissima aura di autorità e solennità, come se fosse un posto
particolarmente importante. Non ricordo se la stanza fosse affrescata o
meno. Farsgaard ha provato a toccare l'Ankh e, quando si è accorto che
non creava problemi, l'ha afferrato, raccogliendolo. Dopo un po' Kurt si
è ricordato di aver sentito parlare di un amuleto simile usato nei
rituali impiegati per imprigionare le creature extradimensionali.
Abbiamo provato a vedere che effetto avrebbe avuto la luce dell'Ankh
sulla mano di Turekamon, quando abbiamo esposto la mano al raggio questa
ha cominciato a sfrigolare e abbiamo sentito un terribile grido
rimbombare nelle stanze della piramide. Un grido basso e profondo, che
esprimeva una terribile sofferenza. In una mossa dettata più dal panico
che dalla razionalità abbiamo esposto la mano alla luce di entrambe le
gemme. Le due luci combinate della "luce di Rah" e dell'Ankh hanno
distrutto definitivamente la mano, che è scomparsa con una forte
esplosione. Quest'esplosione ha stordito in qualche modo Cyran, Greywolf
e Kurt, che sono rimasti in uno strano stato catatonico, non in grado di
controllare le proprie reazioni. A quel punto, temendo una qualche forma
di rappresaglia, ci siamo spostati nella stanza principale, vicino
all'ingresso e ci siamo accampati. A quel punto Cyran e Greywolf si sono
esibiti in strani comportamenti: Cyran si è spogliato, ha versato il
proprio prezioso vino per terra e poi ci ha inzuppato i vestiti che
indossava, usandoli poi come coperta prima di addormentarsi. Farsgaard,
visto lo stato di Cyran, ha pensato di togliergli l'amuleto delle frecce
infuocate, ma Cyran ha reagito lanciando un pugnale, ferendolo
gravemente. Greywolf invece si esibiva in un dialogo con le statue,
cercando di pescare sulla pietra e lanciando la propria preziosa spada
contro un muro. Kurt invece si limitava a rimanere in stato catatonico.
Tutti e tre si sono poi pacificamente addormentati. Durante la notte
Cyran si è poi ripreso, seguito da Kurt e da Greywolf. A quel punto
abbiamo ripreso le ricerche e abbiamo finalmente trovato il passaggio
segreto sulle scale, attivabile premendo un pulsante nascosto su uno dei
gradini. Preoccupati del nostro stato di salute piuttosto precario
abbiamo deciso di prendere una giornata di pausa per usare gli
incantesimi curativi. Abbiamo cercato di accamparci all'esterno ma è
stato impossibile per Farsgaard oltrepassare la soglia del tempio, una
strana energia lo ha trattenuto all'interno. A quel punto ci siamo
divisi, Greywolf e Cyran hanno passato la giornata all'esterno, gli
altri si sono accampati nella stanza d'ingresso. Abbiamo passato la
giornata riposando e a sera ci siamo curati e poi riaccampati
all'interno del tempio. Durante il secondo turno di guardia siamo stati
attaccati da un gruppo di Ghoul che, stranamente, dopo essere stati
distrutti si sono ridotti in cenere. Controllando che non ci fossero
altri esseri nella stanza ci siamo accorti che sul pavimento, tracciata
col sangue, c'era una freccia che indicava uno dei passaggi che usciva
dalla stanza. Durante la stessa notte Neirmar ha ricevuto la visita di
uno strano uomo, che lo invitava a seguire le indicazioni tracciate col
sangue. Passata la notte abbiamo deciso di seguire le indicazioni che ci
hanno portato sulle scale, al punto in cui avevamo trovato il passaggio
segreto, indicando però un diverso gradino. A quel punto Farsgaard ha
deciso di provare comunque ad aprire l'altro passaggio, facendo scattare
una trappola che ha fatto cadere un enorme palo d'acciaio che ha colpito
Farsgaard in pieno. Dopo un brillante intervento di pronto soccorso da
parte di Neirmar abbiamo aperto il passaggio indicato dal sangue,
facendo comparire un passaggio sotto alla scalinata. Ci siamo infilati
nello stretto passaggio e ci siamo in un altro corridoio, che terminava
con una porta con il simbolo di Seth, dietro a quella porta c'era una
stanza con due pareti decorate da enormi colonne e con un sarcofago di
cristallo sulla parete di fronte al passaggio con cui siamo entrati.
Un'altra porta era nascosta alla vista dalle colonne. Nel sarcofago è
custodita la mummia di un guerriero, che ancora indossa un'armatura e
porta una spada larga (kopesh) appoggiata sul petto. Delle strane
creature (non morti di qualche tipo, armati e corazzati) indicavano la
porta nascosta fra le colonne. Dietro a quella porta c'era un'altra
stanza, con due statue rappresentanti un uomo completamente calvo e con
la testa decorata da tatuaggi. Lo stesso uomo sedeva su un trono di
ossidiana al centro della stanza.

L'uomo, che poi si è presentato come TurekAmon, ha offerto qualsiasi
cosa in cambio di un semplice gesto, la distruzione del sigillo che
abbiamo trovato nella stanza segreta al piano superiore: conoscenza per
Neirmar, poteri incantati per la spada di Greywolf, denaro e fascino per
Cyran e potere temporale per Farsgaard.

Alla sua offerta è seguita una discussione piuttosto accesa in cui,
inizialmente, Greywold e Neirnar sembravano interessati all'offerta di
TurekAmon, mentre Cyran e Farsgaard erano contrari. Durante la
discussione Neirmar e Greywolf sembrano cambiare idea, ma le posizioni
decisamente contrarie di Greywolf e Cyran vengono in qualche modo
mediate da un intervento magico da parte di TurekAmon. Farsgaard, prima
decisamente contrario, cambia improvvisamente idea, senza un motivo
apparente, dimostrandosi assolutamente disposto ad accettare lo scambio.

A questo punto abbiamo deciso di sospendere e rimandare la conclusione
della discussione al prossimo episodio.

venerdì, novembre 18, 2005

AD&D - 18 novembre 2005

in realtà la sessione è stata abbastanza scarna di eventi, abbiamo cominciato con un breve riassunto della puntata precedente e ci siamo finalmente messi in cammino verso la testa del falco, lungo la valle scavata dal torrente che attraversa la montana ferah.

la via che sale lungo la montagna è circondata da cespugli e piante di bacche, abbiamo chiesto ai nostri colti erbalisti ma nessuno dei due ha saputo riconoscerle. camminiamo tutto il giorno e finalmente arriviamo ad uno slargo dove il fiume rallenta a formare una piccola pozza. notiamo subito una pianta molto più grossa delle altre e, poco distante, lo scheletro ormai sbiancato di un cervo. graywolf si è subito messo a pescare, farsgaard ha ispezionato il cadavere del cervo e cyran e il sommo neyrmar si sono avvicinati alla pianta. la pianta si è rivelata essere in realtà qualcosa di più di un semplice vegetale e ha attaccato entrambi gli sprovveduti, avvinghiandoli con le sue enormi appendici fogliose e cercando di infilzarli con delle strane escrescenze ossee. segue combattimento in cui due frecce malamente scoccate dal possente arco di farsgaard rischiano di mandare definitivamente all'altro mondo il sommo neyrmar. il sommo neyrmar viene comunque messo KO dalla pianta e questo è l'inizio dei nostri ritardi.

arrivati a sera ci accorgiamo che kurt non è propriamente al massimo della forma, sta avendo il suo mensile attacco di quello strano fenomeno che lo tormenta di tanto in tanto. nei giorni seguenti la situazione peggiorerà, rendendolo a tratti catatonico e facendogli emettere strani rossi bagliori durante la notte.

il giorno successivo passa all'insegna del riposo per neyrmar e della pesca sfrenata per greywolf.

ci rimettiamo in marcia solo il giorno dopo... camminiamo per l'intera giornata, incontrando, dopo un'ansa del fiume, una torre diroccata, dalla quale si scorge chiaramente la testa del falco e una grotta sotto di essa. proseguiamo fino a notte e ci accampiamo alla base della montagna, per affrontare la risalita fino alla grotta all'indomani.

il problema è rappresentato da kurt che, nello stato in cui versa, non riesce ad arrampicarsi, dobbiamo trasportarlo a spalla fino in cima. affrontiamo l'arrampicata funestati dalla una famigliuola di cervi che ha il nido sulla montagna, sopra alla grotta. il virile farsgaard riesce a convincere i corvi del fatto che non siamo un pericolo per loro e raggiungiamo l'ingresso della grotta.

dopo una breve disquisizione sull'essenza del bene e del male ;) ci inoltriamo nell'antro per scoprirlo abitato da 3 statue: toth, horus e rha. proviamo diversi approcci cervellotici alla soluzione dell'enigma che ci si presenta per accorgerci, alla fine, che la soluzione è quella più semplice: abbassiamo la spada di horus, il libro di toth e la spada di rah.

questo fa si che una parete della grotta si apra, rivelando un passaggio che conduce a due porte di bronzo, sulle quali e scolpita una testa di sciacallo rappresentante il dio Anubi (una delle due divinità che si occupano dell'oltretomba secondo gli egizi) ed è incisa una scritta che farsgaard, causando l'invidia del sommo neyrmar, traduce come: "veglio su coloro che viaggiano nel mondo degli dei".

a questo punto cerchiamo di aprire la porta declamando, per la duecentomillesima volta, la preghiera di kefanaton. quando questa fallisce il master decide che è il caso di smettere ;)



di tutta la serata comunque l'informazione più utile è la scoperta di un'erba, che cresce solo nelle zone aride, che permette di cancellare qualsiasi perdita di punti caratteristica. l'erba sembra essere piuttosto rara (una dose, sul mercato, vale 650MO) ma sarà obiettivo della prossima quest, visto che sia farsgaard che cyran sono ansiosi di recuperare il proprio punteggio di carisma.


il prossimo appuntamento sarebbe fissato per GIOVEDI 02.12.2005.
pregasi dare risposta affermativa il prima possibile.


saluti
M